Ebbene, la procedura è con persistenza la stessa: l’indagato/imputato concorda con il Pubblico Ministero la pena conclusivo e, qualora quest’ultimo presti il consenso, l’ultima vocabolo spetterà al giudice, il quale dovrà verificare la congruità della pena pattuita, la correttezza della qualificazione giuridica del fatto intorno a reato e l’esatta comparazione https://sociallawy.com/story8700757/un-arma-segreta-per-avvocato-napoli-patteggiamento-reato-reiterato-violenza-psicologica-bancarotta-diritto-penale